Il mio processo artistico
Ovunque io volga lo sguardo, nascoste fra le linee e le architetture della natura vedo figure animarsi ed é come se queste volessero comunicare ma non hanno possibilità se non attendendo che qualcuno si accorga e fotografi l’attimo fuggente in cui esse appaiono,
Un’ombra diventa un fantasma mellifluo da forme attraenti, a volte sensuali, a volte seduttive.
Io ho il compito di dargli vita.
Le mie visioni sono astrazioni della mente astutamente elaborate dal cervello e sono proiezioni forse provenienti da dimensioni non chiare e sono delle costruzioni che avvenfoni nella fase ipnagogica cioè nella fase tra veglia e sonno in cui tutto si fonde in un alchimia di geometrie impossibili. Li nascono quei metamorfismi e le trasformazioni di figure che altrimenti sarebbero mistificazioni e non emozione.